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venerdì 19 dicembre 2014

Un grembiule per Sara e...


Finalmente!!!

Eh sì... Finalmente riesco a scrivere questo post che attendeva da un paio d'anni, credo!

Chi mi segue da tanto, tanto tempo, forse si ricorderà che avevo aderito ad un PIF e che a Sara (ma non solo, vero Cristina?) avrei dovuto mandare un pensierino handmade.

Sarà che ogni tanto esagero e mi butto a capofitto in mille cose, senza rendermi conto che le giornate hanno solo 24 ore, sarà che i figli erano ancora piccoli (non che ora siano grandi, ma sicuramente sono più autonomi...), ma ci ho messo giusto un po' a preparare il regalino da mandare a Sara.

Comunque, visto che la busta le è arrivata e non rischio di rovinare nessuna sorpresa, posso dirvi cosa ho preparato per lei.

Per prima cosa un grembiule fatto con un paio di jeans del tempo che fu...
Li usavo alle medie e furono i miei primi jeans firmati! :)

Sara, quando preparerai le tue belle torte decorate lo farai con addosso un pezzetto della mia storia... ;) 


Regali fai-da-te con vecchi jeans


L'idea l'ho presa da Pinterest.
Non è perfetto, è vero, ma è il primo che facevo e devo dire che il cavallo dei jeans è una parte davvero antipatica da lavorare.

E poi non sono riuscita a fotografarlo tutto intero perché altrimenti avrei dovuto fare da modella e...non era il caso! ;)

Ma il grembiule, solo soletto nella busta, si sarebbe annoiato a viaggiare senza avere compagnia...e così ho aggiunto anche uno dei miei portachiavi preferiti.


Dove comprare portachiavi fatti a mano



Fa parte del quintetto di portachiavi mini-borse tutte cucite a mano (o quasi) che mi inventai qualche anno fa.

Questa mini-borsa è la più elegante, perché è di un tessuto lucido come il raso e l'avevo ricoperta di tulle, che ho usato anche per i manici.

Il pezzo forte, però, è la coulisse che si apre e si chiude col nastrino in tinta... :)


Portachiavi fatti a mano pezzi unici


Quanto mi sono divertita a cucirla... ;)

Magari quando tornerà un po' di calma, dopo il periodo natalizio che è sempre un po' frenetico, potrei inventarmi qualche altro modello di mini-borsa.

Ora vado perché ho una lista chilometrica di cose da fare e...da lunedì i pargoli sono a casa per le vacanze, quindi i giri per negozi saranno banditi.

Ah! Dimenticavo! A breve pubblicherò anche le confezioni con cui ho spedito queste creazioni, così magari vi lascio un po' di ispirazione per impacchettare i vostri regali...

A presto!

Chiara


sabato 31 marzo 2012

Tingere lana e seta coi colori naturali... io l'ho fatto!

Sabato e domenica scorsi ho partecipato, in quel di Lodi, ad un breve corso di tintura con colori naturali.

E' stata un'esperienza ricca di scoperte, e il fatto di trovarsi in una cascina in mezzo alla campagna ha rafforzato ancor di più il senso di naturalità di questa pratica.

Ho imparato a tingere lana e seta con ciò che la natura ci offre...e i risultati sono stati sorprendenti!


Ed ecco qui, Chiara la streghetta-tintora alle prese col suo pentolone... :)


Per esempio non avrei mai pensato che la delicata camomilla potesse regalare dei colori così solari...





...o che esistessero il legno di campeggio...




...e il legno rosso del Brasile...




Partendo da lana e seta bianche (grezze) abbiamo ottenuto queste meraviglie



In ordine da sinistra a destra: legno di campeggio, legno rosso del Brasile, Camomilla, Acacia, Mallo di noce, Cocciniglia.

Forse dalla foto non è molto evidente, ma pur essendo tinte nello stesso bagno di colore, lana e seta regalano una differente sfumatura e brillantezza.
L'esempio più lampante è dato dalla Camomilla.

Dopo aver preso confidenza con le procedure, che il primo giorno sembravano abbastanza complesse, tutto si è rivelato molto più semplice...basta avere l'accortezza di seguire gli accorgimenti essenziali.

Alcuni consigli?
Beh, per esempio c'è da ricordare che la lana non ama gli sbalzi di temperatura, ma resiste bene fino ai 90° circa.
La seta, invece, mal sopporta temperature superiori agli 85°. Sarebbe comunque consigliabile stare intorno agli 80°.

Se volete tingere con il rosso cocciniglia, ricordatevi che la tintura va assolutamente usata a caldo (cioè le fibre vanno immerse nella tintura già calda, altrimenti la colorazione ottenuta sarà sbiadita); di conseguenza anche la lana andrà scaldata prima dell'immersione nella tintura.

Se ho stuzzicato la vostra curiosità e volete saperne di più, troverete sicuramente dei testi riguardanti la tintura naturale, magari anche presso una biblioteca.

In Lombardia vi è un'ottima opportunità per apprendere le tecniche di tintura naturale, partecipando ai corsi tenuti presso l'Associazione Colore e Tintura Naturale Maria Elda Salice che si trova a Milano.

E ora non mi resta che procurarmi gli "ingredienti", e fare qualche esperimento...che poi vi mostrerò! :)

A presto
Chiara


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